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mercoledì 7 dicembre 2011

La poesia minimalista: l’Haiku giapponese

Esiste un tipo di poesia
adatta a permettere ai nostri alunni,
(di Scuola Media e del biennio delle Superiori),
un incontro ravvicinato e non traumatico
con questo tipo di arte sublime.

Si tratta dell'haiku, poesia giapponese minimalista,
che nel tipo tradizionale sceglie i suoi temi ispirandosi
alla natura, alle stagioni, ai sentimenti più semplici e spontanei...
Naturalmente gli argomenti possono essere svariati:
si va dalla fantascienza allo sport ed anche il tono può variare,
da quello romantico - sentimentale a quello demenziale o a quello fantascientifico!
(in questo caso l'haiku prende il nome di fantaiku).

L'unica cosa che bisognerebbe rispettare è la metrica:

Un haiku, tradizionale o fanta che sia, è senza titolo
ed è composta di un'unica terzina, i cui versi sono
un quinario,
un settenario,
un quinario.

Questo tipo di componimento poetico così semplice e "naif",
viene di solito accolto bene dai ragazzi, (soprattutto dalle
ragazze!) e si presta ad un tentativo di scrittura creativa
da parte loro.

I temi delle loro haiku sono molto fantasiosi e pittoreschi:
qualcuno parla della sua squadra di calcio, qualcun altro di
musica, ma la cosa più interessante da fare è quella di metterla
in rete su un sito fatto apposta :

www.fantascienza.com/fantaiku/

Un haiku invernale plurilingue
di un mio amico che ha fatto del dubbio un'arte:

nevica ancora...
neige tombe sur ma vie..
snow lovely falls...


(Amleto Dubbioso 12 marzo 2006)

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