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martedì 7 febbraio 2012

Wislawa Szymborska

Qualche giorno fa abbiamo visto in TV Roberto Saviano
nei panni, per lui inusuali, di fine dicitore e lettore di poesie;
tuttavia mi sembra che sia riuscito a trovare il tono giusto,
lui abituato più alla prosa di denuncia, per leggere una poetessa così schiva e così grande come Wislawa Szymborska (Nobel 1996, scomparsa appena una settimana fa.
Anch'io propongo qui una lirica di questa poetessa polacca che riesce a volte a dire grandi verità con ironia e una grande raffinatezza lessicale.

AD ALCUNI PIACE LA POESIA

Ad alcuni -
cioè non a tutti.
E neppure alla maggioranza, ma alla minoranza.
Senza contare le scuole, dove è un obbligo,
e i poeti stessi,
ce ne saranno forse due su mille.
Piace -
ma piace anche la pasta in brodo,
piacciono i complimenti e il colore azzurro,
piace una vecchia sciarpa,
piace averla vinta,
piace accarezzare un cane.
La poesia -
ma cos'è mai la poesia?
Più d'una risposta incerta
è stata già data in proposito.
Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo
Come alla salvezza di un corrimano.

(Wislawa Szymborska)

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