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domenica 15 gennaio 2012

Umberto Saba - "Fanciulle"

Umberto Saba è uno dei pochi poeti italiani,
insieme a Vincenzo Monti e a qualcun altro,
ad aver scritto poesie dedicate alla moglie,
che in una sua famosa poesia paragona a
"una bianca pollastra, a una gravida giovenca,
a una coniglia, a una rondine, a una formica..."!
Anche questo ritratto di donna, Maria, è molto originale:
"mezza bambina e mezza bestia".

E tutti questi paragoni con gli animali più svariati
potrebbero sembrare irriverenti e poco lusinghieri per
sua moglie e per le donne in generale, se ci si soffermasse
alla superficie senza riuscire a penetrare il significato
profondo e affettuoso che il poeta dà loro...


Fanciulle

Maria ti guarda con gli occhi un poco
come Venere loschi.
Cielo par che s'infoschi
quello sguardo, il suo accento è quasi roco.

Non è bella, né in donna ha quei gentili
atti, cari agli umani;
belle ha solo le mani,
mani da baci, mani signorili.

Dove veste, sue vesti son richiami
per il maschio, un'asprezza
strana di tinte. È mezza
bambina e mezza bestia. Eppure l'ami.

Sai ch'è ladra e bugiarda, una nemica
dei tuoi intimi pregi;
ma quanto più la spregi
più la vorresti alle tue voglie amica.

(Umberto Saba, dal Canzoniere, ed. Einaudi, Torino 1961)

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