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Affrontare l'argomento "poesia" con alunni del biennio della scuola superiore
o, ("peggio mi sento", dicono a Roma), della scuola media,
non è facile!
Analizzare una poesia dal punto di vista semantico, lessicale,
metrico, stilistico, eccetera eccetera, richiede una tale quantità
di prerequisiti che si rischia di trascorrere un intero anno
scolastico a studiare figure fonetiche, figure retoriche,
figure stilistiche...
prima di poter leggere una sola, breve poesia!
E allora?
Che fare?
Rinunciare alla poesia?
Non possiamo! Non dobbiamo!! Non vogliamo!!!
La poesia, come altre forme d'arte, ad esempio quelle iconiche
come la pittura e la scultura, o la musica, può essere compresa a livello
istintivo e, per così dire, fruìta anche dai "non addetti ai lavori",
anche da persone culturalmente "naives", come sono sempre più
spesso e sempre più a lungo i nostri alunni.
L'arte infatti non si rivolge alla logica e alla razionalità,
ma alla sensibilità, alla soggettività, alla fantasia...
Naturalmente la poesia, come del resto la narrativa, un prerequisito lo esige:
gli alunni devono saper leggere e capire quello che leggono,
quindi avere un sufficiente patrimonio semantico-lessicale,
altrimenti non si va da nessuna parte!
Un’astuzia didattica a cui l’insegnate può ricorrere,
nell’affrontare in classe per la prima volta questo argomento,
può essere quella di proporre poesie brevi, lessicalmente e
semanticamente accessibili, che trattino temi interessanti e
accattivanti...
Io da qualche anno ho trovato ed ho provato un tipo di
componimento poetico, adatto ad un primo approccio
con la poesia...
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